CERCHI E SPIRALI
Nell’arte di Brajo Fuso all’inizio degli anni ’50 esplode la gestualità informale, con andamenti che richiamano spirali e forme circolari. Con questi turbini intercetta involontariamente alcune espressioni dello Spazialismo, che proprio in quegli anni Lucio Fontana pratica a Milano.
Parallelamente, in Umbria, gli aeropittori futuristi Gerardo Dottori (che Brajo Fuso certamente conosce e di cui vede le opere) e Alessandro Bruschetti sintetizzano con gli stessi segni i voli acrobatici in aeroplano sul Lago Trasimeno, da cui acquisiscono nuove prospettive paesaggistiche.