Civetta
Civetta
Basta davvero poco per realizzare una scultura. In questo caso, da una sezione di tubo in metallo e due manopole per le bombole del gas emerge una civetta che ci osserva, con i suoi brillanti occhi gialli e il becco prominente. Severa e minacciosa, ma innocua, ci spinge a fantasticare sulle tante creature presenti nel regno dell’immaginazione.
Brancaleone
Brancaleone, 1962
Il semiassse di un camioncino e altri rottami danno vita a questa scultura dai colori squillanti. Il suo titolo, Brancaleone, richiama il cavaliere interpretato da Vittorio Gassman nel film di Mario Monicelli del 1966. Brancaleone si erge in difesa del maniero, è spavaldo, coraggioso e fiero, ma in fin dei conti è un cavaliere ironico, un po’ impacciato, più fortunato che capace. L’opera potrebbe racchiudere anche un omaggio all’Umbria: nella pellicola, infatti, il personaggio di Brancaleone era originario di Norcia, un piccolo comune umbro in prossimità dei Monti Sibillini.
Brajzoo
Brajzoo
Per molto tempo il parco del Fuseum fu disseminato di una vasta quantità di animali immaginari realizzati con rottami vari e scarti di mezzi a motore. Successivamente, Brajo Fuso intese raggruppare queste creature in un vero e proprio spazio recintato situato accanto all’anfiteatro. Lo battezzò Brajzoo, tenendo fede alla sua capacità di giocare con le parole e con il proprio nome.
Bociarius
Bociarius
Nella parte superiore del parco, il singolare anfiteatro dalla forma irregolare è il posto in cui Brajo e Bettina organizzavano spesso piccoli spettacoli. Dopo il restauro, è tornato a ospitare eventi legati a teatro, musica e danza, portando avanti quell’idea di contaminazione delle arti voluta dai suoi creatori.
Relegato
Relegato
Brajo Fuso è sempre incline a giocare con gli oggetti e con le parole. Con il Re-legato, allude alla figura allegorica di un monarca immaginario il cui potere resta confinato in uno spazio limitato. Questo fantoccio composto da cemento e oggetti recuperati è divertente e inquietante e lascia decidere allo spettatore qual è l’interpretazione che preferisce.
Senza titolo (scultura)
Senza Titolo
In opere come questa emerge l’attenzione di Brajo Fuso per il ritmo degli elementi. Come nel caso di artisti a lui coevi (come Ettore Colla o Nino Franchina in Italia) o del Nouveau Réalisme in Francia, l’attitudine a restituire forma ai rottami coincide con una ricerca di bellezza povera, capace di ridare dignità a qualcosa che un tempo aveva avuto un’utilità sociale.